Arte e cultura
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Cosa possiamo concludere da questo? Forse solo che le perdite del viaggiatore sono di natura intrigantemente paradossale. Mi spingerei così lontano da dire che nella resa dei conti finale le perdite del viaggiatore non sono affatto perdite ma guadagni. Il viaggiatore torna sempre più di quello che perde.
Se ci sentissimo particolarmente filosofici, potremmo anche dire che le perdite che sosteniamo quando viaggiamo servono a uno scopo ancora più utile, nella misura in cui, impercettibilmente, a poco a poco, ci preparano per altre perdite, perdite di ogni tipo e ogni dimensione.
L'ultima parola su questo argomento deve andare a Elizabeth Bishop, una donna che ha viaggiato molto e ha perso molto sulla strada, e che ha riassunto le connessioni più elegantemente di chiunque altro, o, suppongo, lo farà mai, nella sua squisita villanella, Un solo art:
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